Cosmetici naturali, Cosmetici Bio, Cosmetici che contengono estratti naturali… Sulle etichette dei prodotti si legge di tutto, e la confusione è tanta.

Partiamo dalla felice constatazione che il consumatore medio manifesta negli ultimi anni una crescente attenzione attorno a temi di tutela ambientale ed ecosostenibilità, e questo influenza le sue scelte al momento degli acquisti. Questa consapevolezza sempre più diffusa indica che il Bio non è una “moda” ma una scelta, volta al fare la propria piccola parte per la tutela del nostro fragile pianeta e anche del nostro benessere personale.

C’è tuttavia un rovescio della medaglia, ed è fotografato dal neologismo “Greenwashing”; certe imprese cioè, per venire incontro alla sensibilità ambientale del consumatore, hanno cominciato ad applicare delle strategie di marketing finalizzate a costruire di sé un’immagine positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale, un’immagine Green, appunto, alla quale non sempre o non del tutto corrispondono comportamenti coerenti. Per cui ecco un fiorire di etichette verdi, di scritte “Bio” o “naturale” ben visibili, o la tipica dicitura “con estratti naturali”, non meglio specificati, che ormai imperversa su una gran quantità di flaconi di qualsiasi cosa.

Ora, è chiaro che non è tutto Bio e/o naturale quello che si autodefinisce Green, per cui può essere utile fare un po’ di chiarezza.

Anche se non esistono normative stringenti, e questo è un limite che speriamo possa venire superato da una prossima legiferazione in merito, i cosmetici si possono dividere in sintetici, naturali e biologici.

I cosmetici naturali sono costituiti in prevalenza da ingredienti naturali, di provenienza vegetale, lavorati e non, e in piccole percentuali da prodotti di sintesi.

I cosmetici biologici sono invece ottenuti da sostanze naturali, di origine vegetale, coltivate senza pesticidi o sostanze di origine sintetica, non OGM, che non siano riconosciute come dannose per l’organismo, che non contemplino la sperimentazione sugli animali e che abbiano infine un basso impatto ambientale [cfr. M.Pirozzi, “Tutto quello che non sai sui cosmetici”, 2016].

Si evince quindi che non tutto ciò che è naturale è biologico, e ancor di più che non tutto ciò che si professa biologico lo è realmente: i cosmetici biologici sono frutto di un processo complesso e attentamente monitorato, dalla materia prima al prodotto finito.

Nella prassi, ovvero nell’atto della scelta e dell’acquisto, come distinguere i cosmetici davvero naturali e/o biologici, e quali parametri utilizzare?

Il metodo più sicuro è sicuramente la lettura dell’INCI, ovvero l’elenco degli ingredienti. In esso si trovano riportati, in quantità percentuale decrescente, tutte le componenti del cosmetico. La lettura dell’INCI comporta però di avere qualche nozione di massima, per dare un senso e un significato ai termini che contiene; è un argomento molto interessante, che merita una trattazione autonoma in altra sede.

Un’altra buona prassi può essere quella di affidarsi a brand che operano in maniera conclamata solo nell’ambito del biologico, piuttosto che aziende generaliste che hanno inaugurato una linea dal dubbio marchio Bio messo a bella posta. Le aziende Bio, italiane o straniere, sono realtà da premiare perché impiegano tempo e investimenti in costante ricerca, per proporre prodotti dalla performance altissima che non fanno mai rimpiangere i loro “colleghi” sintetici e che per di più hanno un basso impatto ambientale, materie prime di qualità e non testano sugli animali.

Infine, ed è il punto su cui ci andiamo a concentrare, si può e si deve controllare la certificazione che il cosmetico riporta; come detto ormai più volte, in mancanza di una normativa stringente, molti prodotti riportano marchi e bollini che non hanno alcun valore, solo per catturare il consumatore.

I marchi da ricercare perché sovranazionali, e che fanno riferimento a seri organismi certificatori e disciplinari precisi, che garantiscono la qualità e l’onestà, per così dire, del prodotto, sono essenzialmente NaTrue e Cosmos.

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NaTrue

E’ un disciplinare che nasce da organismi certificatori come CCPB per l’Italia e EcoControl per la Germania.

Suddivide gli ingredienti cosmetici in tre gruppi:

-Sostanze naturali: che si trovano in natura e non hanno subito trattamenti chimici.

-Sostanze natural-identiche: sostanze naturali, manipolate con pochi e ben controllati metodi di trasformazione.

-Sostanze natural-simili: provengono da quelle naturali, ma sono state modificate con trattamenti chimici. Sono tollerate nella misura in cui non sono disponibli in natura sostanze che le possano sostituire.

A seconda della percentuale di sostanze naturali contenute, la certificazione NaTrue si divide in tre livelli, indicati con degli asterischi (da uno a tre).

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Cosmos

 

Il marchio Cosmos è appoggiato da organismi certificatori quali Ecocert (Francia), Bdih (Germania), Icea (Italia), Soil Association (Inghilterra).

Cosmos si divide poi in Cosmos Organic e Cosmos Natural; Cosmos Organic per quei prodotti che contengono almeno il 95% di ingredienti ottenuti da procedimenti fisici (e non chimici); il 20% almeno degli ingredienti deve essere biologico. Nelle percentuali il disciplinare non conta l’acqua.

Cosmos Natural non richiede una percentuale minima di ingredienti biologici, ma le materie prime di sintesi non devono superare il 2% del totale.

Un’altra certificazione da considerare, anche se ancora non è molto diffusa, è Ecolabel; si tratta di una certificazione a livello europeo, che non riguarda solo la cosmesi ma un’ampia gamma di prodotti e servizi.

Ecolabel attesta tanto la qualità ecologica del prodotto, ossia che lui stesso e la sua produzione, nonché il suo smaltimento, abbiano un basso impatto ambientale, quanto la sua qualità nelle prestazioni.

 

 

 

 

Verificare la presenza di questi marchi sulle confezioni garantisce che il prodotto che si sta acquistando sia realmente realizzato secondo alti standard qualitativi, impiegando materie prime naturali e/o biologiche, e che sia ecosostenibile. Ovviamente questo non implica che l’utilizzo di questi prodotti sia del tutto esente da occasionali problematiche quali ad esempio allergie o sensibilizzazioni; semplicemente, ingredienti naturali sono più dermocompatibili ed efficaci, fanno bene alla pelle e all’ambiente.

Essere informati e consapevoli è importante, perchè come consumatori si può davvero fare la differenza.