Bere caffè, in Italia, è qualcosa che va ben oltre la semplice abitudine. Parliamo di un gesto che, a tutti gli effetti, può essere considerato un rito. Non a caso, gustarsi un buon caffè è uno dei punti più presenti all’ordine del giorno per gli stranieri che visitano il Bel Paese. Quando si discute di caffè, è naturale aprire il capitolo delle quantità.
Si tratta di un tema molto sentito in quanto, per tantissime persone, il caffè fa parte dei momenti di socializzazione. Basti pensare al caso di chi lavora in ufficio e lo vive come protagonista delle pause assieme ai colleghi. Chi si trova in queste situazioni si è chiesto, almeno una volta nella vita, cosa succede a chi beve tre caffè al giorno. Nelle prossime righe, puoi trovare la risposta.
Tre caffè al giorno sono troppi?
Tre caffè al giorno – gli abitanti del Bel Paese, stando alle rilevazioni dell’Istituto Italiano Espresso, ne bevono, in media, 1,6 – sono troppi? Non per tutti! A darci questa notizia ci ha pensato, nel 2020, uno studio pubblicato sulle pagine della rivista New England Journal of Medicine. Su una persona in buona salute e con vive momenti in cui il corpo è particolarmente delicato, come per esempio la gravidanza e l’allattamento al seno per le donne, arrivando a 4 – 5 tazzine al giorno si può addirittura parla di effetti positivi per la salute. Nello specifico, si tratta di una riduzione del rischio di avere a che fare con malattie croniche.
Il lavoro scientifico in questione, che ha visto intervenire esperti attivi presso due strutture accademiche internazionali di spicco, ossia l’Università di Harvard e quella di Singapore, ha portato l’accento sul fatto che, mantenendosi su un consumo di 4, massimo 5 tazzine al giorno, non si supera la soglia dei 400 mg quotidiani di caffeina, considerata, sulla base di quanto decretato in letteratura scientifica, il limite massimo sicuro per l’adulto in buona salute.
Quanti caffè si possono bere al massimo in un giorno?
Non c’è una risposta valida per tutti alla domanda che dà il titolo a questo paragrafo: bisogna tenere in considerazione diversi aspetti, in primis le condizioni di salute della persona. Di certo c’è che, se si sta di base bene e non si è allergici, il caffè non va demonizzato. A ricordarcelo ha contribuito anche un altro studio, uscito sulle pagine del Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism nei mesi scorsi. Gli esperti che l’hanno condotto hanno scoperto che un consumo costante e moderato di caffeina, proprio attorno alle tre tazzine al giorno, può fare bene alla salute. Ecco tutti i dettagli:
- Riduzione del rischio di comorbilità cardiometabolica, ossia la coesistenza di due o più patologie cardiometaboliche.
- Il suddetto beneficio è stato individuato in particolare in soggetti senza alcuna diagnosi, al basale, di malattie cardiometaboliche.
- Nello specifico, la percentuale di rischio è risultata ridotta di otto punti rispetto al gruppo di controllo (persone non abituate a consumare caffè).
Non c’è che dire: bere tre caffè al giorno potrebbe essere decisamente molto meno pericoloso di quello che molti pensano! Dopotutto, parliamo di una bevanda che impatta in maniera positiva su diversi aspetti della salute. Un esempio? La sua importanza ai fini del miglioramento dei tempi di reazione del cervello e dell’ottimizzazione della vigilanza.
Chiaro è che la moderazione deve rimanere un faro guida. Esagerare con la caffeina non è la scelta giusta per mettere a tacere il corpo e la mente che fanno capire di avere bisogno di riposo e, lato protezione del sistema cardiovascolare, non è pensabile mettere in secondo piano la qualità dell’alimentazione e il movimento e pensare di puntare tutto sul caffè. I pilastri del benessere sono diversi e vanno valorizzati tutti!