Mangiare un cornetto soprattutto a colazione identifica una operazione assolutamente standardizzata, anzi normalissima per la popolazione italiana, in quanto oltre metà conferma ed ammette di farne ricorso anche più giorni a settimana e forse neanche solo a colazione. Il Cornetto italiano è molto probabilmente qualcosa di derivativo dal Croissant francese.
Quali sono gli effetti del cornetto mangiato a colazione, dal punto di vista nutrizionale, in particolar modo dal punto di vista dell’impatto glicemico e nel lungo andare anche sul colesterolo. Essendo un alimento tendenzialmente conosciuto nei propri ingredienti, come farina, burro uova, zucchero ed ovviamente acqua. Ma quanto fa bene o male a seconda del consumo questo diffuso alimento?
Cornetto o croissant
Il cornetto esiste da svariati secoli ma in forme molto diverse che sono anche riscontrabili in modo effettivo nelle varie regioni italiane. Il cornetto – cornetto ha origini specifiche molto probabilmente venete, essendo stato anche parte dell’Influenza austriaca, anche se non sono ben certificate al 100 % le sue origini effettive, anche se viene compreso come elemento dolce esistono varianti salate.
Rispetto al croissant contiene anche uova nella forma principale, e come detto viene consumato prevalentemente a colazione, in grado senza dubbio di apportare un ottimo apporto calorico ed energetico, ma come ogni cibo decisamente ricco di questi elementi oltre di glucidi (zuccheri) e carboidrati è passato sotto l’esame di vari nutrizionisti.
Effetti su glicemia e colesterolo
Il cornetto quindi non sembra decisamente un alleato per chi soffre di iperglicemia e colesterolo alto, ma è difficile definirlo come ragione principale di questi due problemi, dalla natura molto diversa ma che spesso sono considerati come i più diffusi disturbi legati all’alimentazione. Mangiare un cornetto a colazione resta possibile limitando alcune abitudini come:
- Accompagnare il cornetto ad un succo di frutta, possibilmente spremuto da noi
- Optare per il consumo di un cornetto artigianale o comunque senza zuccheri aggiunti
- Se dobbiamo scegliere il ripieno, meglio optare per uno legato alla marmellata di agrumi invece della confettura
In senso generale il cornetto è decisamente calorico ma la colazione resta il periodo di tempo probabilmente meno “negativo” per assumerlo senza costituire picchi glicemici. Dal punto di vista del colesterolo invece se assunto non ogni giorno e legato ad una dieta abbastanza varia e diversificata e quindi non troppo “malsana” per la salute, non sviluppa troppi problemi.
Questo però solo se si sceglie un cornetto costituito da una buona qualità complessiva, e che non risulti quindi eccessivamente industriale: come tanti altri elementi anche il cornetto da solo non è così “impattante” come magari possiamo percepire dai media e da chi è molto attento alla linea. Non deve essere però un’abitudine eccessivamente presente e costante nella nostra dieta.