L’alloro è una delle piante impiegate in cucina ed in medicina tradizionale più famose e diffuse oggi, facile ed economico da trovare al supermercato ma anche un rimedio da impiegare sotto forma di decotto, e non solo. L’alloro è quindi impiegato da millenni addirittura, anche se ha ovviamente anche contro oltre a vari pro. Ma è considerabile velenoso?
In realtà la risposta è no, però può essere confuso con un altro tipo di vegetale che ne ricorda l’aspetto e quindi può portare ad una confusione effettiva: il tradizionale Laurus Nobilis, ossia l’alloro tradizionale che non è velenoso, può infatti essere esteticamente scambiato con il Lauro, che come detto è relativamente simile. Ma cosa dice l’esperto al riguardo, e come distinguerlo?
Alloro velenoso, quale è
L’alloro è una pianta così famosa ed apprezzata fin dagli antichi che il nome stesso definisce la nobiltà di questo arbusto che da tantissimo tempo cresce spontaneo soprattutto nel contesto caldo e temperato del Mediterraneo ma è diffuso anche in praticamente tutto il mondo dalle simili condizioni di temperatura. Simbolo di successo e vittoria, l’alloro è simbolicamente qualcosa di positivo.
Non a caso gli imperatori romani ed in generale le personalità di spicco erano soliti associarlo al successo, ed anche per questo una abitudine riconoscuta ancora oggi porta i laureandi a fare ricorso ad una corona di alloro sul capo, proprio dalla forte simologia di vittoria e successo.
In ambiti pratici è impiegato largamente in cucina.
Come riconoscere l’alloro velenoso
In particolare come condimento per le carni, le foglie di alloro sprigionano un aroma molto definito ed è anche un elemento che tendenzialmente ha una buona forma di impatto sulla salute, sotto forma di emolliente, emostatatico e astringente, per questo le tisane a base di alloro sono impiegate per contrastare l’irregolarità intestinale. Ma quale è l’alloro “velenoso”?
- Le foglie di alloro sono più scure, hanno una forma meno liscia e sono mediamente più sottili, se rotte emanano il caratteristico odore
- Quelle del lauro velenoso sono invece non ondulate, più spesse e se rotte sviluppano un tipico odore di mandorla amara, oltre ad essere più chiare
Quello commestibile è quindi l’alloro vero e proprio, mentre quello velenoso si chiama Lauroceraso, che non è quindi impiegato per la coltivazione ma soprattutto come pianta divisoria ad esempio per le siepi o altri ambiti del giardino. Il consumo è decisamente pericoloso anche in quantità non eccessive, quindi conviene tenerlo lontano dalla portata anche degli animali domestici.
Anche il gruppo dei vegetali è diverso, l’alloro vero e proprio fa parte della famiglia delle Lauracee, conosciute proprio per avere tutte dellefoglie abbastanza sottili ed allungate, e molte sono impiegate come piante aromatiche, mentre il Lauroceraso fa parte della famiglia delle Rosacee, che hanno per l’appunto una caratteristica prettamente ornamentale ed estetica.