Come mangiare le mandorle per abbassare la glicemia: ecco il trucco

Siamo tendenzialmente abituati a considerare la frutta secca come un alimento destinato allo sgranocchiamento per tappare la fame qua e là, durante la giornata. In realtà, nella stragrande maggioranza dei casi, a meno che non siano presenti problemi legati ad allergie, la frutta secca, ma più in particolare le mandorle, rappresentano una parte alimentare che dà ottimi benefici oltre che contributi inaspettati dal punto di vista salutare a qualunque organismo, anche a quello dei bambini.

In questo articolo, cercheremo di mostrarvi tutti i benefici che le mandorle regalano spontaneamente, quante è meglio mangiarne per potere giovare di tutti questi lati positivi e infine valuteremo anche i modi per alternarli e inserirli in differente modo all’interno dell’alimentazione di tutti i giorni, in modo tale che mangiarle non diventi un’abitudine noiosa, da eliminare. Ecco cosa dovete sapere sulle mandorle.

Cosa sono le mandorle e perché fanno così bene all’organismo

Sicuramente vi sarà capitato nel bel mezzo della giornata che una vostra amica sia venuta da voi e vi abbia chiesto “ne vuoi?”, mostrandovi un sacchetto pieno di mandorle, che a guardarle fanno venire il languorino, ma allo stesso tempo ti chiedi che cosa ci sia di così interessante da mangiarle a metà mattinata. E potendo questa domanda, vi sarà stato risposto: spezzano la fame!

In effetti, non è così sbagliato intendere il consumo delle mandorle in questi termini. Ma quello che è più interessante è relativo al fatto che, in regime alimentare rigido come quando si è in dieta, le mandorle danno a metà mattinata, ma anche nel secondo pomeriggio, una grande riserva di proteine, che saziano; grassi sani, che aiutano il cuore; fibre, che aiutano a digerire; basso indice glicemico, rilasciando la giusta energia in modo graduale.

Ma come mangiarle senza che vadano a noia?

Il metodo più comune resta quella del frutto sgusciato e mangiato. Tostate, solo il top, ma anche senza buccia vanno alla grande, anzi risultano ancora più digeribili. Inoltre, va raccomandato che il consumo deve essere limitato alle porzioni raccomandate dal regime alimentare, per cui non più di 20-30 grammi al giorno, altrimenti addio a qualunque tipo di miglioramento. Ecco le altre alternative:

  • come salsina
  • snack insieme ad altre frutta secca
  • sbriciolata su un primo, un secondo o anche un dolce
  • come insalata
  • come contorno

Insomma, c’è solo da sbizzarrirsi alla ricerca della ricetta giusta e che più si adatta al nostro palato. Del resto, le mandorle hanno un gusto assolutamente abbordabile, che lascia anche un retro-gusto molto interessante, tendente all’amaro, ma decisamente migliore di altra frutta secca. Ricordati sempre che tutto dipende da ciò che cerchiamo e dai nostri gusti personali.

Le mandorle aiutano a risolvere mille questioni del nostro organismo, sono un benessere assicurato, e mangiarle secondo le porzioni sopracitate può anche aiutare notevolmente a tenere a freno i valori alti della glicemia. Penserete che sia follia, ma in realtà grazie alle proteine, ai grassi sani e alle fibre, gli zuccheri nel sangue non saranno più un problema!

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