Il gorgonzola è apprezzato da tantissime persone, ma allo stesso tempo è odiato da altrettante persone, soprattutto quelle che non amano i sapori particolarmente forti. Ovviamente però esso non può far parte della nostra dieta quotidiana per tantissimi motivi, ma si tratta di un alimento che deve essere mangiato con moderazione e una volta ogni tanto.
Il gorgonzola è un formaggio che si differenzia dagli altri per il suo sapore e la sua consistenza vellutata. si presenta con striature di colore blu che sono appunto causate dal processo di maturazione e la parte interna ha invece una consistenza cremosa. In questo articolo andremo a vedere se questo formaggio risulta essere dannoso o si può mangiare tranquillamente.
Gorgonzola: ecco perché fare attenzione
Il gorgonzola, come stavamo dicendo a una parte interna cremosa e una parte esterna che serve per proteggere il formaggio stesso, andando quindi ad evitare che esso si secchi troppo e si rovini. È proprio questa parte a cui bisogna fare attenzione, dato che ci potrebbero essere degli effetti desiderati poco piacevoli.
Infatti, è proprio la crosta che non deve essere assolutamente mangiata dato che non è destinata al consumo, anche se le muffe presenti su di esso non risultano essere tossiche. Inoltre, questo formaggio può causare dei disturbi digestivi che possono essere fastidiosi per tantissime persone che hanno uno stomaco più delicato.
Gorgonzola: ecco cosa può causare
Come abbiamo già anticipato, il vero problema del gorgonzola è la crosta, che bisogna evitare per alcuni problemi che si possono avere se ingerito. È opportuno quindi gustare solamente la parte interna cremosa, evitando tutto il resto. Ci sono però in ogni caso, dei sintomi che bisogna tenere in considerazione quando lo si utilizza:
- gonfiore addominale;
- diarrea;
- crampi addominali;
- aerofagia.
Mangiare la crosta porta a difficoltà digestive a causa dei suoi componenti che possono appunto provocare dei disagi gastrointestinali come quelli citati in precedenza. Chi ama questo formaggio deve quindi consumarlo con attenzione e soprattutto deve avere la consapevolezza di queste eventuali reazioni avverse che potrebbe subire il proprio corpo.
Inoltre, è sconsigliato utilizzarlo anche da persone che hanno difese immunitarie compromesse, ad esempio le donne in gravidanza o che ha subito di trapianti, data la presenza di muffe che possono causare la listeriosi. In ogni caso, è opportuno rivolgersi sempre al proprio medico o ad uno specialista soprattutto se si riscontrano dei problemi nell’utilizzo o anche in caso di possibili allergie.